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E' Sam Lowes il pilota con più cadute in attivo nella stagione 2014. L'ex iridato della Supersport alla prima stagione nella Moto2 con il Team Speed Up di Luca Boscoscuro è il rottamatore ufficiale del mondiale con 25 cadute. Sono in generale i piloti delle classi minori a svettare nella poco lusinghiera classifica dei cascatori. Al secondo posto, ovvero nel primo della Moto3, c'è Karel Hanika che ha colezionato 24 cadute con la KTM del Team Ajo. Anche Hanika è un debuttante, lo scorso anno era nella Rookies cup che aveva vinto. Sul podio il sempre verde Axel Pons, con 22 cadute a parimerito con Niccolò Antonelli, il quale con la KTM del Team Gresini ha passato un inizio di stagione più sull'asfalto che in sella. Il primo tra i piloti della MotoGP è invece ottavo nella classifica generale alle spalle di Mattia Pasini (a quita 18 cadute). Si tratta dell'inglese Bradley Smith che ha mandato in terra la M1 del Team Tech3 ben 16 volte. Di certo i danni della Yamaha di Smith sono stati ben più ingenti di quelli di tutte le cadute di Lowes e Hanika messe insieme. Il migliore della classe regina è stato il collaudatore Yamaha Katsuyuki Nakasuga, con una sola caduta, ma c'è da dire che il giapponese ha corso solo la gara di Motegi. Bene Jorge Lorenzo (2 cadute), Michele Pirro (2 cadute) e Leon Camier (2 cadute). Tra i virtuosi anche Danilo Petrucci, Nicky Hayden e Andrea Dovizioso (tutti con 4 cadute), mentre Valentino Rossi è a quota cinque cadute. Per i circuiti, si è distinto Misano con 21 cadute alla "Rio" e 20 cadute nella curva 6 come picco. Nelle tre classi, il Marco Simoncelli ha visto 109 cadute in totale. La pista italiana ha alle spalle Motegi e Phillip Island, entrambe a quota 71, mentre il Mugello è ultimo (e dunque virtuoso da questo punto di vista) con "solo" 33 crash. In totale i piloti delle tre classi hanno toccato terra nella stagione 981 volte, fortunatamente senza gravi conseguenze e questo è un segnale ottimo dal punto di vista della sicurezza degli equipaggiamenti (tute, caschi, guanti e stivali) e delle piste stesse. Ma tanto lavoro c'è ancora da fare. Mai abbassare la guardia su un tema delicato come quelli della sicurezza in pista. Al vaglio delle varie commissioni di sicurezza ci sono già molte cose tra queste la certificazione delle tute e l'idea di rendere obbligatorio l'airbag, ma tecnologicamente non tutti i produttori sono ancora in grado di sviluppare un proprio sistema. Poi c'è la questione "erba sintetica" da togliere e da sostituire con cosa? Dunque tanto lavoro in inverno da questo punto di vista.

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Ultima fermata per il CEV 2014, ultimo appuntamento per questa intensa stagione spagnola; questo fine settimana 230 piloti di 29 nazionalità differenti, si ritroveranno sul tracciato Ricardo Tormo di Valencia per dar vita a questo ultimo atto del Campionato Spagnolo Velocità che, sempre più, si sta trasformando in un percorso obbligato per chi vuole intraprendere la strada verso il Motomondiale, anche a detta del nove volte campione del mondo Valentino Rossi che lo ha dichiarato al margine dello scorso Gp sempre qui a Valencia. Nella Moto3 saranno più di 50 i piloti a scendere in pista; anche se il titolo è già stato assegnato a favore di Fabio Quartararo (FRA-Honda), ci sono ancora tante cose ancora in bilico, come ad esempio assegnare il titolo onorifico di vice-campione, o vedere all'opera piloti come Tatsuki Suzuki e Hiroki Ono, gli italiani Stefano Manzi e Andrea Migno, l'argentino Gabriel Rodrigo, il pilota spagnolo Jorge Navarro. Ma da non perdere di vista neppure altri giovani che stanno dimostrando di andare davvero forte come l'australiano Remy Gardner (AUS-KTMAndrea Mign), che ha già firmato un contratto per correre nel mondiale il prossimo anno o il nostro Nicolò Bulega (ITA-KTM) capace di due podi consecutivi nelle ultime due gare. Anche per la Moto2  stesso discorso con Jesko Raffin già incoronato campione, ma con la battaglia per il la battaglia per il secondo posto ancora aperta. Saranno i due vincitori delle gare portoghesi di Portimao,  Florian Alt (GER-Kalex) e Edgar Pons (SPA-Kalex), a giocarsi questa opportunità. Tra gli italiani non ci sarà Federico Fuligni, alle prese con il post operatorio dovuto all'intervento di ricostruzione del dito ferito in occasione della caduta di Portimao, sostituito in questa occasione dal Nicola Morrentino. Questo il programma di Domenica: 11:00 Moto3 (18 giri) 00:00 Superbike (19 giri) 13:00 Moto2-Supertock 600 (19 giri) 14:00 Moto3 (18 giri) 15:00 Kawasaki Z Cup (18 giri) Come al solito, l'ingresso al paddock sarà libero inoltre, i fans potranno partecipare alla passeggiata in Pit Lane che si terrà prima dell'inizio delle gare. Per quanto riguarda la copertura televisiva, questa sarà garantita da Movistar MotoGP di TV Movistar e Energy TV in Spagna, Eurosport in Francia, Sky in Italia, BT Sport nel Regno Unito mentre, per tutti gli altri paesi, può essere visto in diretta ed in lingua inglese sul canale Youtube del campionato. Tutti i risultati e le informazioni sul campionato sono accessibili sul sito ufficiale www.fimcevrepsol.com

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Svelato il mistero su quanto accaduto negli ultimi metri della gara della Moto2: Rabat, che sino a quel momento era sempre stato in prima posizione, entra precedendo Thomas Luthi nella retta d'arrivo ma, all'improvviso, la sua Kalex quasi si ferma e cosi, lo svizzero lo sorpassa in maniera quanto meno sorpresa. Il tutto perché a Rabat è finita la benzina a causa del un consumo anomalo e maggiore, dato dall'eccessivo spinning avuto della moto durante la gara. 

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Un Thomas Luthi quantomeno sorpreso, strappa l'oro dalla carena di Esteve Rabat all'ultimo metro, togliendogli la soddisfazione di festeggiare in casa e con una vittoria  il fresco titolo conquistato in Malesia. Con il titolo già assegnato quindi, e lo spagnolo che per celebrarlo sfoggia una inedita livrea versione Goldfinger, la gara della Moto2 è vissuta quasi esclusivamente sul duello del campione del mondo con lo svizzero Luthi. Un duello che si è consumato tutto nel corso dell'ultimo giro; ma qualcosa deve essere accaduto se lo spagnolo è uscito per primo dall'ultima curva e, improvvisamente, la sua Kalex ha rallentato in maniera inaspettata, permettendo a Luthi di sorpassarlo quando ormai sembrava impossibile. Scatta in testa Esteve Rabat che sfrutta al meglio il vantaggio della pole position conquistata ieri, e si tira dietro Luthi, Zarco ed un ottimo Franco Morbidelli, unico degli italiani nelle posizioni di testa, che purtroppo cade e rientra nelle retrovie mentre, poco dopo, si ritira invece Mattia Pasini. Nel corso del primo giro, mentre Vinales abbatte Kallio e si prende una buona dose di improperi dal finlandese, i primi due cercano di allungare mettendo un po' di margine sugli inseguitori; circa a metà gara, i due riescono a portare quasi a 3 sec.il loro vantaggio sul francese Zarco che mantiene a sua volta, un secondo su Aegerter alle sue spalle. Tutto prosegue di conserva sino all'ultimo passaggio quando Luthi prova a passare Rabat, non ci riesce ma, quando tutto sembra compromesso, ecco il colpo di scena a pochi metri dalla line del traguardo; per l'ultimo gradino del podio la lotta tra Zarco e Salom termina a favore del francese. Per trovare il primo degli italiani bisogna scendere sino alla decima posizione conquistata da Lorenzo Baldassarri.      

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L'ultima gara del 2014 verrà corsa da Esteve Rabat con una Kalex del tutto particolare. La moto del campione del mondo non ha i colori canonici del Team Marc VDS ma è carbon look nel fondo, mentre tutto il resto è d'oro. Nel colore del metallo prezioso sono tutti gli adesivi degli sponsor ma anche la finitura superficiale dello scarico. Non solo anche la tuta di Rabat è nera e ha in oro tutto il resto. Una bella pubblicità per il papà di Rabat che è uno dei più grandi commercianti di preziosi della Catalogna, forse o più probabilmente una "sboroneria" da ultima gara.

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Xavier Simeon con il tempo di 1.35.607 ha chiuso davanti a tutti il warm up della Moto2, precedendo nell'ordine il neo campione del mondo Esteve Rabat, autore ieri della pole position, lo svizzero Luthi, Simon e Lowes. Nono Lorenzo Baldassarri davanti allo spagnolo Torres e all'altro italiano Franco Morbidelli.

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E' stato Esteve Rabat, fresco campione del mondo di categoria, con il tempo di 1.35.199 ad aggiudicarsi l'ultima pole position della stagione per ciò che concerne la Moto2; con l'11a del 2014 e la 13a in carriera, il pilota spagnolo ha preceduto per soli 43/000 Zarco e per 178/000 un bravissimo Franco Morbidelli. Chi scatterà invece dalla seconda fila domani sarà  Luthi insieme a Simeon e Schrotter; 16° e 17° hanno chiuso nell'ordine Baldassarri e Pasini.

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A differenza  di ieri, dove al termine di entrambe le sessioni di prove libere il più veloce era stato il francese Zarco, questa mattina il migliore in pista è risultato essere il neo campione del mondo Esteve Rabat; 1.39.156 il suo crono che gli ha garantito un vantaggio di 193/000 sul finlandese Mika Kallio. Seguono nell'ordine Zarco, Luthi, Cortese, Vinales e Folger; ottavo Farnco Morbidelli, a 7 dec. dal miglior tempo di Rabat mentre, glia ltri italiani seguono in tredicesima e diciannovesima piazza con Baldassarri e Pasini.

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