Moto competitiva non si stravolge. Ecco la Yamaha M1 2015, una moto di passaggio che non ha contenuti inediti, piuttosto racchiude in se tutti i miglioramenti chiesti da Valentino Rossi e Jorge Lorenzo durante lo scorso anno.
Dunque la M1 esteriormente non presenta novità di rilievo rispetto al passato, se non per la nuova livrea, caratterizzata dalla M di Movistar ora più grande e per l'arrivo del logo Abarth al posto di quello, sempre del gruppo FCA, Iveco, che era presente nel 2014 sui cupolini della Yamaha.
Come già visto nel 2014, rimane al suo posto il corto silenziatore della Akrapovic, che ha preso il posto del classico barilotto nei test fatti lo scorso anno. La cosa che la Yamaha doveva migliorare era il seamless, e pare che questo nuovo cambio ci sia anche se non sappiamo se sia al livello della Honda, ma lo scopriremo già nei test di Sepang.
Ci si aspetta un cambiamento radicale della moto durante quest'anno. Nel 2016 arriverà la nuova elettronica unica e le gomme Michelin che verranno testate già al termine della prime tre giorni collettiva a Sepang anche dal Rossi e Lorenzo. Proprio sulla scia di queste importanti novità la Yamaha avrà l'opportunità di far vedere la sua fantasia, modificando radicalmente l'M1, da troppo tempo sempre simile a se stessa.