Non ci fu stretta di mano tra Marc Marquez e il presidente del consiglio iberico Mariano Rajoy lo scorso anno prima della foto che vedete qui sopra.
L'immagine si riferisce alla "triplete"iberica del 2013, con Marquez campione della MotoGP, Pol Espargarò della Moto2 e Maverick Vinales iridato della Moto3.
Al termine di questo passaggio nei palazzi del potere spagnolo, la classica stretta di mano tra i campioni e Rajoy, ma come racconta Emilio Perez de Rozas su El Periodico, Marquez si rifiutò.
Mentre Pol Espargarò e Maverick Vinales ricevevano le congratulazioni dal presidente del consiglio, Marquez affermava "Non ho voglia di fare foto o stringere la mano al rappresentate di un governo che mi ruba più della metà del denaro che guadagno".
Solo l'intervento di Carmelo Ezpeleta, presente anche lui alla cerimonia dei campioni a Madrid, fece calmare Marquez. Il patron della MotoGP, racconta Emilio Perez de Rozas, avrebbe detto a Marquez: "Quando saremo davanti al Presidente ti aiuterò a dirgli quello che pensi".
"Il suo governo non ha nessun diritto - disse Marquez a Rajoy- di prendere oltre la metà, il 56% di quello che guadagno, nonostante la maggior parte di quei soldi siano stati guadagnati fuori dalla Spagna. Se questo non cambia, un giorno andrò via e così non avrete più i miei soldi".
Detto fatto. Ecco che Marquez, con un secondo mondiale in tasca, ha poi onorato la sua promessa a Rajoy, emigrando in Andorra.
Nel micro stato paradiso fiscale, il pilota della Honda, dovrà soggiornare almeno 183 giorni l'anno per essere esente dalle "grinfie" di Fiscalia (l'Equitalia iberica), cosa difficile se calcoliamo i giorni naturali per lo svolgimento del mondiale 2015.
Ma, Marquez si sente tradito anche da Andorra per la fuga di notizie del suo trasferimento. Il campione del mondo della MotoGP, quindi, potrebbe ripensare alla sua sistemazione e magari raggiungere Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo in Svizzera.
Di certo non lo vedremo mai chiedere un passaporto italiano, da queste parti il fisco è molto più esigente di quello spagnolo.