E' veramente difficile essere un debuttante in questa stagione. La MotoGP non è mai stata facile, ma iniziare a calcare le piste per la prima volta con una moto regina e trovarsi tra le ruote Marc Marquez che fa il fenomeno non deve essere una bella sensazione.
Deve proprio pensarla così Bradley Smith, dalla Moto2 (dove non ha mai brillato nel 2012) alla Yamaha M1, con una bella prova nei test di Sepang. L'inglese di Oxford si è messo dietro (facile direte voi) le due Ducati ufficiali di Nicky Hayden e di Andrea Dovizioso (pilota del quale Smith rileva il posto e le moto nel team Tech3), finendo ottavo nella classifica generale. Ma non basta, Marquez è con i primi, anzi, lo è sempre stato in questi giorni.
Decisamente positivo il debutto su una CRT, l'Art del Team PBM Racing, per l'inglese Michael Laverty, che ha chiuso 15° alle spalle di Akiyoshi e di Andrea Iannone (debuttante anche lui con la Desmosedici del Team Pramac), ma davanti a De Puniet e Barberà, che di esperienza in questa categoria ne hanno ben altra.
Ha mosso i primi passi con la Ioda-Suter anche Lukas Pesek. Il ceco, che ha dovuto dividere la moto con Danilo Petrucci in questo test (nonostante nei box ci fossero due Ioda-Suter), ha fatto il suo lavoro senza lamentarsi delle condizioni, ma sempre cercando di fare esperienza. Pesek ha chiuso a due decimi da Claudio Corti (FTR-Kawasaki) che lo precede in classifica, con 24° tempo assoluto.
Ultimo nei tempi e arrivato nella categoria è Bryan Staring. Il pilota del Team Gresini deve prendere ancora la mano con i freni della sua FTR-Honda e soprattutto deve fare amicizia con le gomme. Una scivolata nella mattinata dell'ultima giornata di prove non gli ha piegato il morale e questo è un buon segno.
Questi ragazzi affronteranno per la prima volta il mondiale MotoGP, a loro un consiglio, fate come se Marquez avesse già un anno di esperienza e non guardate quello che fa lui, è meglio. Per ora.